Torino, 27 maggio 2011
Per chi vuole discutere in miodo approfonditro delle energie alternative e della loro possibilià di impiego non come corollario ai carbon fossili ma come fonte primaria (anche se il targuardo è in pò in là nel tempo) è interessante il link in questione perchè porta ad uno studio assai corposo dell'Onu e che permette di ragionare sul "futuro ...forse non tanto prossimo" di una società planetaria tra sviluppo ecocompatibile e scarsità di risorse naturali.
Riprendiamo dal sito di tinnova.it:
Quasi l’80% del fabbisogno energetico mondiale potrà essere soddisfatto al 2050 dalle rinnovabili. Lo si legge nel rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) dell’Onu presentato oggi ad Abu Dhabi. Un volume di oltre 900 pagine dal titolo Special Report on Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation (vedi executive summary in allegato, il testo integrale verrà pubblicato il 31 maggio).
Il gigantesco studio esamina diversi scenari energetici e il loro effetto su emissioni e clima. Secondo il più ottimistico, comunque giudicato attuabile, al 2050 il mondo potrà contare sulle rinnovabili per soddisfare il 77% del suo fabbisogno energetico. Un balzo in avanti di proporzioni titaniche dato che nel 2008 le fonti rinnovabili fornivano circa il 13% del fabbisogno mondiale di energia primaria. Uno sviluppo che non si potrà fare senza politiche attive di supporto e senza puntare anche sull'efficienza energetica: in questo scenario virtuoso le rinnovabili al 2050 soddisfano il 77% di un fabbisogno contenuto a 407 exajoule all'anno; nel caso peggiore arriverebbero solo al 15% di un consumo annuo pari a 749 exjoule.
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