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Due notizie dall'Istat: una buona l'altra meno

Torino, 15 aprile 2011
Oggi ho esaminato il Supplemento al Bollettino della Banca d'Italia dedicato alla Finanza pubblica.
Balza subito agli occhi come "A febbraio il debito pubblico cala 1.875,9 miliardi. Il disavanzo commerciale però balza a 10,2 miliardi".
Il debito pubblico italiano ha registrato nel mese di febbraio un calo e si è attestato a quota 1.875,965 miliardi di euro, dai 1.879,935 di gennaio, mese in cui aveva toccato il record. Si tratta di circa 4 miliardi in meno. È però in aumento rispetto a febbraio 2010, quando si attestò a 1.797,6 mld (incremento annuo del 4,4%).
Cresce però ho detto il disavanzo commerciale
La bilancia commerciale con l'estero ha segnato nello stesso mese un disavanzo di 3,633 miliardi.
Nel bimestre gennaio-febbraio il deficit si è attestato a 10,2 miliardi, in peggioramento rispetto al disavanzo di 7 miliardi registrato nello stesso periodo del 2010. Al netto dei prodotti energetici, a gennaio-febbraio si registra un avanzo di 0,5 miliardi e 1,3 miliardi a febbraio. A febbraio, le esportazioni sono in calo dell'1,4% congiunturale e in crescita del 18,5% tendenziale, le importazioni registrano -0,4% e un +19,4% tendenziale.
Dettaglio import/export per settori
Nel dettaglio, a febbraio le esportazioni registrano andamenti tendenziali positivi per tutti i raggruppamenti principali per tipologia di beni, ma in decelerazione rispetto alla crescita media dei primi due mesi. Le esportazioni di energia presentano un aumento (+53,6%) superiore a quello medio, sottolinea Istat, esercitando un modesto contributo alla crescita (circa due punti percentuali). I prodotti intermedi e i beni strumentali, pur presentando un incremento più limitato (rispettivamente di +24% e +15,8%), contribuiscono nel complesso al 70% circa della crescita dell'export.
Dal lato delle importazioni si registra un forte incremento tendenziale per i prodotti intermedi (+40,2%), che fornisce un contributo pari a circa due terzi della crescita complessiva degli acquisti dall'estero. In calo appaiono le importazioni di beni di consumo durevoli (-2,1%) e di beni strumentali (-0,4%). Per questi raggruppamenti si rilevano crescenti avanzi commerciali. Sempre a febbraio, l'aumento tendenziale delle esportazioni ha riguardato principalmente il coke e prodotti petroliferi raffinati (+45,4%), i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+33,3%), gli autoveicoli (+23,4%), le sostanze e prodotti chimici (+22,7%) e i computer ed apparecchi elettronici (+21,6%) (Figura 2). Una crescita inferiore alla media si registra per gli articoli farmaceutici, i mobili, i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, gli articoli di abbigliamento e i prodotti alimentari.
Anche dal lato delle importazioni, tutti i settori registrano incrementi tendenziali, ad eccezione dei mezzi di trasporto (-24%) e degli autoveicoli (-4%). Gli incrementi più consistenti si segnalano per i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+44,9%), i prodotti tessili (+36,2%), i computer, apparecchi elettronici e ottici (+33,5%), i prodotti dell'agricoltura (+31,1%) e il gas naturale (+28,7%). Nel corso del mese di febbraio i più ampi saldi positivi si confermano principalmente per i beni strumentali e i beni di consumo durevoli, in particolare per i macchinari, i mezzi di trasporto (escluso autoveicoli), coke e prodotti petroliferi raffinati, apparecchi elettrici e articoli in pelle. I saldi negativi più consistenti, anche se in riduzione rispetto alla media del periodo, riguardano il petrolio greggio e il gas naturale, i computer e apparecchi elettronici e ottici, gli autoveicoli e le sostanze e prodotti chimici. Nel mese di febbraio 2011 la dinamica congiunturale delle esportazioni e delle importazioni è più sostenuta verso e dai paesi dell'area Ue, con aumenti rispettivamente pari all'1% e allo 0,6%. In calo, invece, appare l'andamento congiunturale sui mercati extra Ue (-4,3% export; -1,6% import).

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