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Per il Piemonte 400 milioni di euro per la ripresa

Torino, 13 giugno 2010

Qualche novità di rilievo in arrivo nella nuova settimana ? In assenza di dati rilevanti peschiamo qua e là dalle news economiche e vediamo se c'è qualcosa di tangibile che aiuti la ripresa.
Per il Piemonete il Presidente della Regione Cota investe su lavoro e piemontesi
da La Stampa online di oggi:
"Mercoledì prossimo alle parti sociali verrà presentao il Documento per lo sviluppo del Piemonte" e c’è la cifra complessiva che la Regione metterà in campo per sostenere e creare nuova occupazione:
400 milioni di euro ( + 70 dal bilancio di assestamento), tra fondi regionali, statali e comunitari. Anche la Fondazione Crt e la Compagnia di San Paolo hanno assicurato un contributo economico.
QUATTRO GLI ASSI D'INTERVENTO  costruiti con il contributo delle categorie economiche e sociali.
Il primo è legato alle politiche attive del lavoro che saranno finanziate con 200 milioni di euro. Fondi da spendere subito per contenere gli effetti di una crisi che, pur tra alcuni segnali incoraggianti, nel corso dell’anno potrebbe continuare a cancellare posti di lavoro. Un piano per l’emergenza, dunque, ed è «ovvio che poiché si tratta di risorse regionali cercheremo di dare la priorità ai lavoratori piemontesi» ha spiegato il governatore. In questo pacchetto rientrano gli interventi per la cassa integrazione in deroga e, con ogni probabilità, anche la sperimentazione dei voucher formativi da consegnare direttamente al lavoratore. E poi ci sono i provvedimenti per la stabilizzazione dei precari - a partire dagli insegnanti - e gli incentivi per le imprese che si impegnano ad assumere.
Il secondo è il «Piano per la competitività» che dovrebbe contare su un fondo di 180 milioni di euro con l’obiettivo di «valorizzare le eccellenze» coinvolgendo anche le Università del Piemonte e il Politecnico di Torino. All’interno del pacchetto sarà rilanciato lo strumento del contratto di insediamento con una riformulazione dei parametri che dovrebbero garantire un punteggio maggiore alle aziende che si impegnano non solo a creare ma anche a mantenere l’occupazione. Fanno parte di questo secondo asse anche le azioni per l’innovazione - finanziamenti attraverso un voucher - e per l’internazionalizzazione delle imprese.
Il terzo  non prevede investimenti milionari - solo un milione di euro - ma rappresenta uno dei motori del piano perché attraverso la creazione di una task force di dipendenti regionali avrà il compito di semplificare tutte le procedure e gli iter amministrativi che ingessano il rapporto tra la macchina burocratica e le imprese. Si partirà dalla riformulazione dei bandi per l’assegnazione dei contributi, «perché è assurdo che una piccola e media impresa debba pagare un consulente per dover accedere ad un finanziamento pubblico». L’obiettivo è di assicurare la più ampia partecipazione delle imprese, soprattutto le piccole e medie, e l’immediata applicabilità delle misure messe in campo per evitare che i fondi stanziati restino congelati a causa della burocrazia.
Il quarto punta ad assicurare l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese. Interventi che si stanno perfezionando e che possono contare su un fondo di circa 20 milioni di euro. Cota e l’assessore Giordano hanno più volte assicurato che pur in presenza di una situazione di riduzione delle risorse a disposizione la Regione ha lavorato per assicurare i finanziamenti al piano.
Più di 70 milioni di euro arriveranno con l’approvazione da parte del Consiglio regionale del bilancio di assestamento del 2010. E poi ci sono i fondi comunitari che arriveranno utilizzando i residui di precedenti bandi e con la presentazione di nuovi progetti.

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