Torino, 24 giugno 2010
Forse in modo un pò soft e con poca attenzione da parte dei media su quanto accaduto il 17 giugno scorso a Bruxelles l'Europa guarda al suo futuro ridisegnando la sua "road map" per la crescita. Si è tenuto infatti un incontro tra i Paesi membri per il varo di "Europa 2020", una nuova strategia decennale per l'occupazione e la crescita, che promuoverà la realizzazione di riforme strutturali. Nella riunione del Consiglio europeo è stata ribadita la determinazione ad assicurare la sostenibilità dei bilanci, confermato l'impegno di assicurare la stabilità finanziaria e convenuto sulla necessità di rafforzare il coordinamento delle politiche economiche.
Per quanto riguarda "Europa 2020", con i suoi cinque obiettivi principali quantificati, gli Stati membri valuteranno nei prossimi mesi in che modo sia possibile mobilitare specifiche politiche per sbloccare il potenziale di crescita dell'Unione europea, a partire dalle politiche di innovazione ed energetiche. Gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo potrebbero essere portati al 3 % del PIL.
I leader ritengono che le necessarie riforme della regolamentazione dei servizi finanziari debbano essere completate con urgenza. "La nostra priorità è disporre di un sistema bancario solido e sano," ha affermato Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. Al fine di garantire la resilienza e la trasparenza delle banche, i risultati degli stress test svolti dalle autorità di vigilanza bancaria saranno pubblicati al più tardi nella seconda metà di luglio.
Il Consiglio europeo ha altresì convenuto che gli Stati membri debbano introdurre sistemi di prelievi a carico degli istituti finanziari per assicurare un'equa ripartizione degli oneri in caso di crisi. Nel prossimo vertice del G20 a Toronto l'UE proporrà l'introduzione di siffatte misure a livello mondiale.
I leader dell'UE hanno dichiarato che l'Islanda soddisfa i criteri politici per l'adesione all'UE e hanno deciso che debbano essere avviati i negoziati di adesione. Per quanto riguarda l'allargamento dell'eurozona, l'Estonia rispetta tutti i requisiti di convergenza e dovrebbe essere pronta ad adottare la moneta comune il 1º gennaio 2011.
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