Torino, 4 maggio 2010
Forse la novità più rilevante di queste ultime ore è nelle parole di Draghi ieri alla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali relative alla necessità di rivedere "Il Patto di stabilità". (per un richiamo su cos'è il Patto di stabilità cliccare: http://it.wikipedia.org/wiki/Patto_di_stabilit%C3%A0_e_crescita)
Draghi afferma che va cambiato, reso più incisivo e bisogna passare a un governo economico dell’Unione più forte.
Sono parole forti che devono certo essere interpretate e hanno bisogno di trovare una loro logica in nuova idea di sviluppo dell'EUROPA sempre però "NELL'EURO", anzi per renderlo PIU' FORTE e DI CONSEGUENZA DARE UN'IMMAGINE PIU' VERA DI UNA LEADERSHIP EUROPEA ALLA LUCE DEL MONDO !!!
Alcuni rilievi, non di oggi certamente, di economisti, politici e opinion leader su questo tema portano ad alcuni punti che sembrano dettare una futura agenda di interventi puntuali:
a) Severità ad ogni costo verso i conti pubblici relativi alle spese correnti
b) Non conteggiare o creare regole diverse per quelli che oggi sono sforamenti al 3% del deficit pubblico sul Pil per le opere infrastrutturali
c) Riforme della finanza internazionale con alcuni nuovi strumenti di controllo del debito pubblico e privato con la prefigurata nascita, per esempio, di una Agenzia di rating, diversa dal monopolio delle tre esistenti (S & P, Fitch e Moodies) creata dalla Bce. Infatti LE “TRE SORELLE” USA DELLA FINANZA, SONO IN PREVALENZA CONTROLLATE DALLE BANCHE, ESPOSTE E COINVOLTE PESANTEMENTE NELLA “FINANZA DERIVATA”.
In passato l'Adusbef denunciò che nove volte su 10 i consigli per gli acquisti o le vendite da parte delle agenzie di rating si rivelano vere bufale. La denuncia dei consumatori si basava sul monitoraggio di oltre 1.000 report emessi a pagamento dalle tre agenzie di rating anche di origine bancaria, e da cui emerge che tali rapporti sono risultati sballati al 91%, ed efficaci al 9%.
Dunque dovremo apsettarci un nuovo "Patto di stabilità" più incisivo che si estenda all’area delle riforme strutturali perchè la mancanza di tali riforme è il motivo alla base della mancata crescita di alcuni paesi.
Riprendendo sempre l'intervento di ieri di Draghi è importante sottolineare "quanto i grandi squilibri della bilancia dei pagamenti sono ancora con noi e i flussi lordi di capitale sono pronti ad espandersi negli anni a venire".
Draghi ha poi usato parole davvero d'oro " Le opzioni per ulteriori allentamenti fiscali e monetari sono limitate, forse inesistenti quindi la solidità del sistema finanziario è cruciale per la sostenibilità della ripresa economica».
Speriamo che seguano davvero i fatti da chi dirige la governance di ogni Paese europeo, delle Istituzioni europee e dai principali Paesi industralizzati nel mondo e da quelli già più che emergenti !!!! Speriamo che la speculazione e l'egoismo possa davvero essere condotto in termini tali che anche a costoro possa convenire addivenire a regole più consone allo sviluppo anzichè affondare le economie in nome di guadagni del momento ma, in caso di tracollo globale delle economie, rimanere anche loro spiazzati chissà per quanto tempo !!!!
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