Finalmente dopo tanto parlare di azioni "CONCRETE" contro la speculazione soprattutto valutaria ecco l'importante iniziativa di oggi (d'accordo .... dirigista ma quando ci vuole ci vuole) del Governo tedesco che vieta, a partire dalla mezzanotte di martedì 25 maggio, la vendita allo scoperto sui titoli delle dieci principali società tedesche, tra queste Deutsche Bank e Allianz.
Domani verrà dato l'annuncio. Da La Stampa online di oggi: "Il divieto riguarderà anche i bond governativi in euro e i credit default swap loro legati. Secondo un'altra fonte della coalizione, il cancelliere Angela Merkel annuncerà invece mercoledì la decisione. Il divieto sarà comunque TEMPORANEO e, secondo l'agenzia Bloomberg, è rivolto in particolare alle operazioni «naked», cioè alle vendite di titoli allo scoperto senza neanche averli ricevuti in prestito. In altre parole è vietato scommettere al ribasso contro I TITOLI DI DEBITO SOVRANI: in questo modo i credit default swap vengono restituiti ALLA LORO FUNZIONE ORIGINARIA "NON SPECULATIVA" cioè di meccanismo di tutela contro il rischio. Se non c'è rischio da tutelare, perchè non si posseggono i titoli di debito, l'operazione viene vietata. Per quanto riguarda l'Italia, fonti vicine alla Consob escludono che al momento ci possa essere una decisione analoga.
A mio avviso che si cominci comunque a vedere una linea ben marcata che pensi oltre che a sanare i Conti Pubblici degli Stati europei più indebitati (e non solo) ad individuare gli strumenti per una maggior etica soprattutto nella finanza è dato dalle continue preparazioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin per individuare, di concerto con Il Fmi e il governo di Obama, le mosse da fare per rifondare una nuova Bretton Woods. Nell'attesa, perchè sono cose che non si fanno da un giorno all'altro, ho pututo constatare in questi giorni frequentando molto il Salone Internazionale del libro di Torino il clima e la tendenza verso una maggior responsabilità e presa di coscenza dell'uomo nel suo divenire quotidiano. Diversi libri trattano questo argomento e il richiamo è ricorrente a maggiori regole e atteggiamenti individuali indirizzati ad un corretto comportamento nella società. Giusto per citare due libri che vanno per la maggiore uno è quello di Marcello Veneziani dal titolo "Amor fati", una riflessione appassionata sul destino, il caso, la provvidenza, la responsabilità e l'etica in un'epoca come la nostra che ne è priva, dominata dalla tecnica e dall'economia. Amor Fati significa accogliere la vita, i suoi limiti e le sue responsabilità, fino in fondo: accettare la realtà e le sue imperfezioni.
L'altro testo più legato all'economia e "La civiltà dell’empatia" di Jeremy Rifkin. Dalla recensione de "Il Foglio": "Tesi centrale di questo libro: la storia dell’umanità è determinata da costante tensione tra quella che potremmo definire la sua struttura energetica e quella che potremmo definire la sua infrastruttura sociale. La prima porta però purtroppo all’entropia: la periodica crisi per sovracconsumo di combustibile che attraverso alcuni quadri avvincenti, dall’antico medio oriente all’Impero Romano e dal Medioevo e alle Rivoluzioni industriali, ci viene proposta come spiegazione di fondo al ciclo delle civiltà. L’entropia finisce così per distruggere l’empatia: CAPACITA' DELL'UOMO DI RELAZIONARSI CON GLI ALTRI assumendone sentimenti e sofferenze come se fossero i propri, che nei momenti di maggior fulgore “energetico” delle civiltà arriva al suo punto massimo. Senonché, starebbe ora nascendo una NUOVA ECONOMIA DI RETE , grazie all’accesso e all’idrogeno: tanto per citare i titoli di altri due suoi libri. E dopo la coscienza retta dalla fede dell’età agricola e quella retta dalla ragione dell’età industriale sarà infine LA COSCIENZA RETTA dall’empatia dell’età dell’informazione a costruirsi in nuova “coscienza biosferica” capace di salvare il pianeta da una catastrofe ecologica altrimenti inelluttabile (il disastro petrolifero della BP insegna....) !!
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