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Euro al bivio ?

Torino, 4 marzo 2011
Siamo sicuri del rialzo dei tassi da parte Bce il prossimo mese annunciato dalla Bce?
Possono essere duplici le risposte. Da un lato il timore di inflazione dopo due anni di tassi fermi e a livelli storici che "più bassi non si può" giustifica l'impennata di ieri sul dollaro in quento molti analisti pensavano a qualche movimento dei tassi verso l'alto intorno al mese di giugno.
Dal'altro può esserci ancora una dilazione nei tempi per un aumento in quanto:
1) Trichet presidente Bce (nell'articolo sotto riportato da La Stampa online di ieri)  ha dichiarato che l'aumento ci sarà solo se permangono nell'arco di tempo di un mese le tensioni per un rialzo dei prezzi che superi o mantenga la soglia attuale stimata intorno al 2,2% annuo.
2) I prezzi delle materie prime energetiche e di quelle alimentari (vedi allarme Fao: link     http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/391526/  ) sembrano raffredarsi.
2) La ripresa non è certo così forte da usare l'arma monetaria (pur giustificata) per frenarla così presto.
3) In Usa non è detto che con il Pil rivisto al rialzo nel IV trimestre 2010 e le stime più che buone per il 2011 non portino anche qui ad un rialzo dallo storico 0 - 0,25. Poi è anche importante guardare allo spread.
4) I fondamentali dati dal rapporto Debito/Pil con un valore dell'euro vs $ di circa 1,40 più che giustificano questo rapporto a questo livello euro/dollaro a causa del miglior consolidato-ponderato Debito/Pil a favore dell'Europa - euro zona ma non oltre.
Certo  la vera scommessa è in termini dinamici (anche sullo stesso 2011).
5) Chi crede nell'analisi tecnica il dato settimanale da due anni e mezzo a questa parte traccia una linea decrescente che passa per i picchi del 14 luglio 2008 a 1,6037 poi a 1,5144 del 23 novembre 2009  poi per il 1 novembre 2010 a 1,4281 e infine per i massimi di ieri a 1,3974.
Vaglierà l'euro una soglia di resistenza così lunga?????
Molti davvero sono gli indicatori che potranno far segnare una tendenza piuttosto che un'altra !
Intervento di ieri di Trichet da La Stampa online:
"Mossa anti-inflazione di Trichet :Terremo i prezzi sotto controllo"
Stretta sul credito in arrivo per famiglie e imprese di tutta l'area euro: la Banca centrale europea ha confermato il costo del danaro al minimo storico dell'1 per cento, ma al tempo stesso il presidente Jean-Claude Trichet ha esplicitamente indicato l'orientamento a procedere ad un rialzo già dal mese prossimo. Una accelerazione che ha colto di sorpresa i mercati, che fino ad oggi si attendevano un possibile rialzo solo attorno a giugno, mentre molti analisti tendevano ad escludere manovre simili prima del terzo o perfino quarto trimestre. Il tutto ha proiettato al rialzo l'euro sul mercato dei cambi, fino a fargli raggiungere quota 1,3974 dollari nel pomeriggio.
La Bce rompe gli indugi rilevando «rischi sui prezzi» sbilanciati «al rialzo». I tassi di interesse sono il principale strumento con cui la banche centrali possono cercare di contrastare le pressioni sui prezzi. Si riflettono a cascata su tutti i prestiti concessi dalle banche commerciali a imprese e famiglie. Più 'costa' il credito, e quindi il danaro, più sono disincentivati i rincari sui prezzi e le rivendicazioni salariali. Il caro petrolio sta creando eccessive pressioni destabilizzanti e Trichet ha rilevato la necessità di esercitare una «forte vigilanza». Quest'ultimo è un termine chiave nel gergo della Bce, che in passato veniva regolarmente utilizzato un mese prima di procedere a rialzi dei tassi. Una stretta il mese prossimo è «possibile», ha poi rincarato Trichet, anche se «non è certa: dipenderà dall'evolversi della situazione, faremo tutto il necessario per garantire la stabilità dei prezzi, come previsto dal nostro mandato costitutivo».





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