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Poche novità dall'economia reale

Torino, 11 marzo 2010

Le informazioni macroeconomiche di questi giorni non dicono nulla di nuovo a quanto già si sà. Anzi prolungano lo stato di attesa di "notizie veramente buone" che tardano ad arrivare.

1) OCSE: disoccupazione in calo ma c’è il trucco.
- Il tasso di disoccupazione nell'area Ocse scende all'8.7% grazie però in gran parte ai risultati di Usa e Giappone.
- Trend crescente in Italia, dove si e' registrato invece un incremento dall'8.5% all'8.6%.
- Il dato e' trainato dai risultati di Usa (dal 10% di dicembre al 9,7% di gennaio) e Giappone (dal 5,2% di dicembre al 4,9% di gennaio).
- Negli Usa gli ultimi dati indicano che il tasso di disoccupazione e' rimasto però stabile al 9,7% a febbraio.
- Nell'area euro il tasso di disoccupazione a gennaio e' stabile al 9,9%.
- Anche in Gran Bretagna, con un dato fermo a novembre, il tasso di disoccupazione è stabile rispetto ai tre mesi precedenti (7,8%).

2) Produzione industriale in Italia: qualche miglioramento ma bisogna saper leggere i dati
Infatti i dati emessi in questi giorni dall’Istat della produzione industriale di gennaio confermano una ripresa produttiva sul mese precedente (+2,6%) ma se prendiamo l’ultimo trimestre su quello precedente la media di produzione risulta invariata.
- i dati di gennaio dell'Italia sono migliori di quelli della Germania e della Gran Bretagna
- permane la debole ed incerta ripresa internazionale, con livelli produttivi molto distanti da quelli toccati all'inizio della crisi
- in Italia i settori più colpiti dalla recessione, come la chimica, la fabbricazione di macchinari e mezzi di trasporto stanno recuperando con troppa lentezza mentre le situazioni di sofferenza industriale si allargano e si riflettono su un'occupazione in calo.

3) Banca Francia taglia stime I trimestre del Pil
La Banca di Francia ha abbassato le stime di crescita per il primo trimestre di 0,1 punti, a +0,4%. Il taglio delle stime e' legato al deterioramento della situazione dell'industria nel mese di febbraio. E' quanto si legge sul sito on line di 'Le Monde'. Nel quarto trimestre 2009 l'economia francese era cresciuta dello 0,6%.

4) Pil: Cia, confermata la grave crisi dell'agricoltura
Commentando i dati del Pil 2009 il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) Giuseppe Politi ha affermato che anche se i dati dell’agricoltura sono “meno peggio” di quelli dell’industria visti nell’ultimo anno ci si deve preoccupare in quanto “le imprese sono sempre più alle corde tra costi produttivi, contributivi e burocratici opprimenti, prezzi sui campi in caduta libera, crollo record dei redditi e la mancanza di una politica realmente efficace e concreta”.
- Una situazione molto preoccupante in quanto i dati Istat sul Pil del valore aggiunto agricolo evidenziano, nel quarto trimestre del 2009, un netta flessione, in termini tendenziali (rispetto allo stesso periodo del 2008) di un - 4,4 per cento.
- Anche se nel quarto trimestre si evidenzia una crescita, in termini congiunturali (rispetto al precedente trimestre) dello 0,5 per cento del valore aggiunto dell’agricoltura e che per il settore primario non siamo in presenza di un crollo come quello registrato dall’industria (meno 9,1 per cento in termini tendenziali), per le nostre campagne -rileva Politi- suona forte il campanello d’allarme.

5) Euribor
L’unico indicatore in tempo reale che può testare segni di ripresa (andamento dei prezzi all’ingrosso, al consumo e della produzione industriale) anticipando eventuali fenomeni inflazionistici è l’Euribor che dà invece ancora segnali di debolezza (per non dire di calo). Guardate i numeri aggiornati a ieri giornalmente nell’ultima settimana e mensilmente con la media da ottobre a febbraio

Mese                 1 mese     3 mesi     6 mesi

ottobre 2009       0,44%    0,75%     1,03%

novembre 2009   0,44%    0,72%     1,01%

dicembre 2009    0,48%    0,72%     1,01%

gennaio 2010       0,45%    0,69%    0,99%

febbraio 2010      0,43%     0,67%    0,98%



           10/03/2010   09/03/2010    08/03/2010     05/03/2010     04/03/2010

1 mese    0,41%          0,41%           0,41%                0,42%             0,41%

3 mesi     0,65%          0,65%           0,65%                0,65%             0,65%

6 mesi      0,96%         0,96%           0,96%                0,96%             0,96%

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