Ai cinesi non deve essere andata giù la voce che li dava superati dal Giappone. Ecco allora puntuale la smentita.
di Alberto Fattori da Shanghai
In un incredibile succedersi di notizie e di smentite, come le dichiarazioni antitetiche di ieri dei rispettivi ambasciatori sulla situazione reale delle relazioni esistenti tra Usa e Cina, ora arriva dagli Usa la rettifica alla notizia data dai Cinesi due settimane fa relativamente alla top list dei creditori Usa.
Sorprendentemente, secondo il Dipartimento del Tesoro Americano nel rapporto annuale rilasciato ieri, la China possiede ben 895 miliardi di dollari, mentre il Giappone "solo" 766 miliardi di titoli del Tesoro.
Nel precedente rapporto divulgato guarda caso dai cinesi, veniva dato invece il Giappone in testa in questa “specialissima classifica” e quale primo finanziatore degli Usa, situazione che appariva essere connessa all'inizio di una diversificazione degli investimenti (e dei rischi) cinesi.
I due rapporti comunque hanno in comune l’elemento fondamentale: effettivamente la Cina ha diminuito la propria esposizione di dicembre verso gli Usa, il segnale della "sfiducia" rispetto al ventilato piano di Obama per attaccare il debito “mostre” degli Usa, una azione ritenuta dai cinesi non sufficiente per invertire la pericolosa tendenza attuale che potrebbe contagiare anche gli equilibri stessi della finanza mondiale.
La notizia più che essere direttamente una “smentita” ai cinesi, appare però quasi un messaggio agli altri creditori, per sottolineare come la Cina non ha abbia ancora perso la fiducia nel suo maggiore debitore.
Qualcosa che comunque rivela ancora una volta il "nervosismo" di fondo esistente nelle relazioni attuali tra Usa e Cina, qualcosa che lascia perplessi, soprattutto di fronte le prossime importanti questioni da affrontare, Iran in testa, che dovrebbero vedere i due paese "alleati" in un profittevole agire congiunto futuro e che invece li vede quotidianamente impegnati in snervanti “botta e risposta” sulle agenzie stampa.
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