Interessante da riproporre il Rapporto della Financial Stability Review letto oggi e sintetizzato anche su La Stampa online:
Il quadro della stabilità finanziaria nell’area euro «è rimasto molto impegnativo» e per il terzo anno consecutivo dopo la crisi del 2008 «i rischi sono ancora prevalenti». L’allarme è della Banca centrale europea, che nella sua Rapporto della Financial Stability Reviewnota come le difficoltà per il programma di consolidamento della Grecia «sono cresciute» rispetto al rapporto dello scorso dicembre. Il rischio principale, secondo Francoforte, è la stretta interconnessione fra i il settore pubblico e le banche, che hanno ampie fette di titoli di Stato periferici in portafoglio: una situazione che ha «il potenziale per creare effetti di contagio».
La seconda criticità si riferisce «ai problemi di raccolta del sistema bancario e la volatilità nei costi della provvista». La terza «alle perdite per le banche, in particolare dal declino dei prezzi negli immobili commerciali e residenziali in alcuni paesi dell'Eurozona». La quarta «ai rischi associati da inattesi aumenti dei tassi di interesse a lungo termine con possibili implicazioni negative per le istituzioni finanziarie». La quinta «alle tensioni nei flussi internazionali dei capitali, nella crescita dei prezzi delle attività nei paesi emergenti e i rischi associati con il riemergere degli squilibri globali».
Osservata speciale, ovviamente, Atene. Una ristrutturazione del debito greco ha «conseguenze potenzialmente molto pericolose» per il Paese e per il suo sistema bancario, dice la Bce, che invita una ristrutturazione del debito greco ha «conseguenze potenzialmente molto pericolose» per il Paese e per il suo sistema bancario.
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