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Grecia: a rischio le banche francesi

Da: http://affaritaliani.libero.it/economia/euro_debito_grecia_banche_francia15062011.html

Banche francesi nel mirino dell'agenzia di rating Moody's dopo il fallimento degli ultimi colloqui tra i partner dell'Unione Europea sul secondo piano di salvataggio di Atene. L'agenzia a stelle e strisce ha comunicato infatti che potrebbe tagliare il rating del Credit Agricole, Bnp Paribas e Societè Generale a causa della loro esposizione verso la Grecia.
Moody's ha spiegato che il merito di lungo termine del Credit Agricole (Aa1) e di Bnp Paribas (Aa2) potrebbe essere ridotto di un gradino mentre quello di Societe Generale (Aa2) di due.
Come dimostra anche l'andamento borsistico del settore, la situazione del sistema bancario europeo, francese e tedesco in primis, continua dunque a esser sollecitato dalla crisi dell'euro-debito.
Gli istituti maggiormente esposti con il debito di Atene sono ovviamente quelli ellenici che, secondo quanto ha rivelato il Financial Times, necessiterebbero di almeno 20 miliardi di euro per esser ricapitalizzate. Livello di aiuti attualmente allo studio dei governi dell'area euro. Secondo il quotidiano della City londinese l'ulteriore iniezione di liquidità è legata al piano di salvataggio della Germania, che prevede la partecipazione dei creditori privati. Una mossa che costringerebbe le agenzie di rating a classificare l'estensione delle scadenze sul debito greco come "default selettivo". Secondo il FT i ministri delle finanze europei starebbero valutando tre opzioni per il coinvolgimento del settore privato nel nuovo programma di aiuti. La più drastica prevede uno scambio volontario del debito con un'estensione delle scadenze dei bond per consentire ad Atene di guadagnare tempo e fare i conti con la crisi del debito. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble, suggerisce un'estensione di 7 anni. I ministri europei, come si legge nella bozza discussa a Bruxelles ed entrata in possesso del FT, calcolano che se il 100% dei creditori aderisse a questa proposta ciò "eliminerebbe virtualmente la necessità di un finanziamento ufficiale" per i prossimi 5 anni e mezzo. La seconda e la terza opzione riguardano, invece, proposte tipo l'iniziativa di Vienna e cioe' una sostituzione volontaria dei titoli in scadenza, che renderebbe meno probabile il rischio di un default. Queste due opzioni sono appoggiate dalla Bce e dalla Francia, mentre Berlino è più propensa a puntare sulla prima opzione. Intanto il Paese ellenico è tornato in piazza per l'ennesimo sciopero generale, indetto dalle due principali forze sindacali Adedy e Gsee, contro le misure di austerity decise dal governo Papandreou per rispondere alle condizioni del piano di salvataggio UE-Fmi. E' il terzo dall’inizio dell'anno. Si sono fermati porti, ospedali, giornali, banche e compagnie di stato. L'esecutivo deve far passare in Parlamento il piano quinquennale da 78 miliardi di euro, può contare su una maggioranza risicata di sei voti e anche tra le file del Pasok, i partito socialista, serpeggiano malumori e dissensi. "Questo governo - ha detto ieri il portavoce dell'esecutivo, George Petalotis, in vista dello sciopero - ha la responsabilità di salvare il paese dal default".

1 commento:

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