Torino, 25 dicembre 2011
Sarà per i tempi di crisi che corrono soprattutto nell'Eurozona a causa della sostenibilità a medio lungo termine dei Debiti Sovrani dei Paesi Euro che si fa in fretta passare dai timori ai fatti. Ritorno ormai ineluttabile per alcuni Paesi alle monete originarie? Eccessivo pessimismo sulle capacità di risanamento? Calcoli da Paesi anglosassoni da sempre avversi alla presenza sui mercati dell'Euro piuttosto che di una Sterlina o di un Dollaro nella Storia "dominanti" a livello pratico e, forse, sopratutto simbolico???
Fatto è che leggendo la Stampa online di oggi scopriamo quanto segue:
Grandi banche si preparano al ritorno delle monete pre-euro
Anche passata la tempesta gravi danni a lungo termine. Il Wall Street Journal: gli istituti pronti ad effettuare transazioni con la lira, la dracma e l'escudo.
Almeno due banche di caratura mondiale «hanno preso delle misure» per ritornare ad effettuare transazioni in vecchie valute della zona euro tra cui lira, dracma e escudo. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ben informate. Le banche in questione hanno già contattato Swift, l’azienda belga che gestisce i sistemi per le transazioni finanziarie internazionali, per avere la tecnologia e i codici necessari, riferiscono le fonti. Un portavoce di Swift ha detto al quotidiano finanziario che l’azienda è pronta a fare tutto quanto sarà necessario per garantire il regolare svolgimento delle transazioni, ma che «non è il caso fare commenti su questioni specificamente legate alla zona euro». Secondo il Wall Street Journal, le banche stanno studiando tutti gli aspetti del possibile impatto che avrebbe l’uscita di uno o più paesi dalla zona euro.
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