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Gli Usa non più regina del mondo economico

Torino, 16 ottobre 2010

L'analisi è solo economica e da valutare in un ' ottica di scenario geopolitico ed economico passato, presente e futuro. Ma non riconoscere che gli Usa, al di là del fatto che rimangono la più GRANDE DEMOCRAZIA AL MONDO,  stanno perdendo smalto per stile di vita = mega indebitamento, un pò spendaccioni questi americani ...diciamo, per un  sistema fiinanziario che ha permesso a dir poco "cose sgradevoli"  e per la rioganizzazione a livello planetario del sistema produttivo e dei servizi outsourcing cghe hannoportato molto lavoro fuori Usa a beneficio di varie parti del mondo. Gli Usa dunque sono ancora una GRANDE SUPERPOTENZA MILITARE, un pò meno economica. Sta cercando di ritrovare sè stessa e il "rilancio" di ieri di Berrnanke, presidente Fed, è la testimonianza che anche con un denaro a costo quasi ZERO la nazione a stelle e strisce fa fatica a rimettersi in pista.
Quella che segue è un'analisi oggettiva su tabelle e confronti e pertanto come si direbbe da noi "nè di destra nè di sinistra".
Ed è per questo che inserisco e ripropongo, essendo in gran parte d'accordo, quanto pubblicato recentemente dal Wallstreeitalia.com
Ecco il testo:
La lenta caduta dell'impero. Ecco per quali motivi l'America ha smesso di sognare
E’ facile da dire e dimostrare, ma piu' difficile da accettare: la superpotenza non e' piu' quella di prima. Tanti dati dimostrano come il tracollo sia viscerale. Preoccupano istruzione, finanza e aspettative di vita.
A poco piu' di due settimane dalle elezioni di meta' mandato, previste il 2 novembre, gli americani sono delusi e arrabbiati. E ne hanno ben donde. Persino la first lady Michelle Obama, impegnata in un tour de force di comizi elettorali in vari stati, lo ha riconosciuto. Il popolo statunitense si sente abbandonato dal governo, tradito dalle banche, preoccupato per il futuro dei figli. Nel 1950, l’America era quinta tra le nazioni piu’ industrializzate in quanto ad aspettativa di vita delle donne alla nascita, sorpassata solo da Svezia, Norvegia, Australia e Olanda. La penultima volta che fu misurata l'attesa di vita femminile, gli Stati Uniti erano al 46esimo posto nella classifica di tutto il mondo. Il 23 Settembre 2010 la graduatoria ha mostrato l’America al 49esimo posto sia per la prospettiva di vita maschile che femminile.
Solo per sottolineare la rapidita’ del declino, nel vicino 1999 gli Stati Uniti erano 24esimi nella classifica stilata dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' in quanto ad aspettativa di vita. Ora, appunto, l'America e' crollata al 49esimo posto. Ma non e' l'unico segnale allarmante di questo tipo: nel 2009 gli Stati Uniti si sono piazzati al 30esimo posto nella graduatoria della mortalità infantile, secondo le statistiche del Centro Nazionale per la Salute. La superpotenza mondiale al trentesimo posto, come e peggio di un paese del terzo o quarto mondo!
Tra i 20 "paesi ricchi" selezionati dall'UNICEF, gli Stati Uniti sono al 19esimo posto in quanto a "benessere dei bambini". Tra le 33 nazioni considerate dall’Ocse, gli Usa risultano 27esimi per la categoria relativa all'educazione degli studenti con un buon livello di istruzione in matematica e al 22esimo posto per gli studenti con un background scientifico. Nel 2009, il World Economic Forum ha stilato una classifica tenendo conto di 133 paesi, misurando la "validita’" e l'efficacia del sistema bancario; ebbene, l’America e’ finita al posto n. 108, subito sotto la Tanzania e davanti al Venezuela. Un insulto, una vergogna per le grandi banche di Wall Street. Ma tutti sappiamo che dopo la crisi del 2008 e la conseguente Grande Recessione del 2008-2009, e' vero.
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