Riprendendo in mano una tesi sul Turismo online di una laureanda presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Torino che avevo assistito sul finire anni '90 come tutor presso il Centro Intermedia di Torino (http://www.intermedia.to.it/) quando facevo parte del comitato scientifico mi ha stimolato per rielaborare un pò di dati riferendomi a quelli più recenti e disponibili per ripensare dieci anni dopo all'online per il turismo.
Recenti studi elaborati dall'Istituto nazionale ricerche turistiche (Isnart) e dal Centro studi turistici di Firenze (Cst) prevedono una ripresa del turismo nella primavera di quest’anno. Peraltro sono sempre di più i turisti che usano internet. Le offerte e le informazioni disponibili on line sono una variabile chiave della commercializzazione: il 32 per cento delle scelte di soggiorno sono influenzate dal web e complessivamente internet è il primo canale di comunicazione decisivo per la scelta della destinazione di vacanza dopo il passaparola e l'esperienza personale. Si stima che oltre 10 milioni di presenze turistiche sono influenzate dalla comunicazione on line. Nella graduatoria delle regioni italiane dove il peso di internet tra i canali di comunicazione si rivela maggiore al primo posto troviamo il Lazio e al secondo pari merito la Toscana con la Liguria. Dal lato dell'offerta oltre l'83 per cento delle strutture ricettive italiane nel primo trimestre del 2009 hanno garantito la possibilità di prenotare il soggiorno attraverso internet. L'efficacia e la penetrazione di internet è più forte sul mercato interno, per i mercati esteri la comunicazione attraverso internet ha un peso inferiore ed è preceduta dal passaparola e dall'esperienza personale.
In Usa un’indagine dell’ OTA (Online Travel Agencies) su 1900 viaggiatori indica sulle motivazione della scelta in ordine prioritario: 55% le recensioni di OTA, 43% fotografie di altri viaggiatori, 33% siti web con recensioni, 28% video di altri viaggiatori, 22% travel blog, 22% social network
Il turista italiano spende in Rete per la sua vacanza 1795 euro, ben 530 euro, il 40% in più della media europea. Nel 2008 il mercato del turismo online in Italia valeva 3,2 miliardi di euro, pari a circa il 14% del totale mercato turistico italiano. A livello europeo, l`Italia vale il 5,4% del mercato online, ma mostra tassi di crescita interessanti e dinamici, con una stima di circa il 13,9% dal 2008 al 2012, ben 2,5 punti in più della media europea.
Dal 2010 al 2012, la crescita del segmento online continuerà a tassi di circa l`11,4% per raggiungere un valore di circa 91 miliardi di euro, mentre l`offline continuerà la discesa con tassi negativi del 3,9%, 1,2% e 1,6% e assestarsi su circa 182 miliardi di euro nel 2012. Questi i primi dati della ricerca che Simon Carkeek, Executive Director di Eyefortravel, istituto di ricerca inglese, specializzato in Travel Intelligence, ha presentato durante la seconda giornata di Buy Tourism Online, l`evento formativo e informativo dedicato all`innovazione nel turismo.
Nel 2008, i voli aerei hanno rappresentato il prodotto turistico più acquistato online, con il 53% del mercato, seguiti dagli hotel, con un 18% e dai Package Tours con un 15%. La Gran Bretagna è di gran lunga il primo mercato europeo per l`online, con un 29,6% del totale, seguito dalla Germania, con un 18,2% e dalla Francia, con un 14,4%.
L`Italia rappresenta il 5,4%, una percentuale ancora ridotta rispetto ai key market, ma con tassi di crescita stimati intorno al 13,9% rispetto all`11,4% del totale Europa e con una spesa media pro-capite di 1795 euro contro i 1265 medi, che rende ancora più interessanti le dinamiche di sviluppo italiane. Ma c`è un fattore che può rappresentare la chiave di volta nell`espansione del turismo online in Italia: grazie all`altissima diffusione dei mobile device e alla disponibilità della banda larga, la crescita dell`online business potrebbe "saltare" direttamente dal pc al telefonino.
Dunque c’è ne da discuterne !!!! Aspetto i vostri commenti !!!!
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