Come intervenire per far beneficiare ai Paesi Poveri dell'evoluzione dell'Internet e più in generale delle opportunità della Rete? Ecco a mio avviso tre punti focali:
1) Favorire lo sviluppo del tasso di crescita attraverso la liberalizzazione degli scambi commerciali soprattutto attraverso la Rete. La liberalizzazione del commercio potrebbe portare ad un aumento di 14% delle esportazioni dei paesi HIPC e degli altri paesi poveri. La liberalizzazione del commercio potrebbe altresì significare un aumento di oltre 1% del loro PIL. Dunque favorire il B2B e il B2C di questi Paesi.
2) Sviluppare lo scambio di Know how. Secondo recenti statistiche, il 90% degli accessi a Internet proviene dai paesi privilegiati dove vive solo il 16 per cento della popolazione; Inoltre la tumultuosa crescita dell'e-commerce a livello mondiale sarà concentrata in pochi Paesi. Dodici nazioni infatti assorbono l'85 % del giro d'affari totale. L’evoluzione tecnologica può rappresentare un valido aiuto. In zone in cui non esistono reti di telefonia fissa si sta passando direttamente al wireless: se è vero che il 50% della popolazione mondiale non ha mai fatto una telefonata è anche vero che alcuni stanno iniziando a fare la prima telefonata con un cellulare. Favoriamo dunque con precisi programmi di aiuto Ue, Fmi, World Bank una rete di satelliti e postazioni trasmittenti/riceventi per l'utilizzazione di UMTS, iPhone e altre tecnologie d'avanguardia in posti cruciali (scuole, Università, Ospedali, P.A) localizzati sul territorio dei PVS.
3) Si persegua al tavolo dei G20 (con l'enorme peso di Paesi come India, Cina, Brasile) al posto del ormai poco rappresentativo G8 la definizione di progetti e programmi innovativi, attraverso Internet, nel campo dell'istruzione, ambiente ed economia.
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